[Presentazione della Campagna End immigration Detention of Children a cura di Leonardo Cavaliere, portavoce in Italia dell’iniziativa e blogger di minoristranierinonaccompagnati, “Progetto per la promozione dei diritti del fanciullo”.]
Lo sapevi che ogni giorno migliaia di bambini in fuga da povertà, conflitti e violenze sono detenuti perché vengono considerati clandestini? Sai la loro unica colpa? Cercare asilo, riunificazione familiare o semplicemente fuggire da violenza e povertà. Se fossi tu al loro posto cosa faresti?
La Convenzione dei diritti del Fanciullo afferma che in tutte le decisioni riguardanti i bambini, l’interesse superiore del bambino deve costituire oggetto di primaria considerazione. Gli Stati si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e l’assistenza necessarie al suo benessere, nel caso in cui i genitori o altre persone responsabili non adempissero il proprio dovere.
La Campagna End immigration Detention of Children è stata lanciata nel 2012 durante la 19° sessione del Consiglio delle Nazione Unite sui Diritti Umani. Da allora si è sviluppata, partendo dall’Australia, passando per la Malesia, Israele, Sud Africa, Messico, Grecia e da giugno 2014 anche in Italia.
Lo scopo della Campagna è quello di richiamare l’attenzione sui tanti dannosi effetti che la detenzione amministrativa ha sui minori migranti. Infatti, è stato dimostrato che, anche solo brevi periodi di detenzione hanno impatti profondamente negativi sulla salute mentale e sullo sviluppo del minore.
La Campagna globale End immigration Detention of Children afferma alcuni principi fondamentali riguardanti i rifugiati, richiedenti asilo e migranti irregolari che siano minori di età. Questi devono essere:
1. Liberi
I minori non dovrebbero mai essere detenuti a causa del loro status di migrante o di quello dei loro genitori o dei loro tutori. La libertà è un diritto umano fondamentale.
2. Trattati come minori
I minori sono, in primo luogo e soprattutto, minori e devono essere trattati come tali nel pieno rispetto del diritto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
3. Accuditi
Il superiore interesse del minore deve essere prioritario in ogni azione che lo Stato potrà adottare in relazione ad un minore. La detenzione amministrativa di minori migranti costituisce sempre una violazione del principio del superiore interesse del minore. Per i minori non accompagnati o separati dai loro genitori deve essere nominato un tutore indipendente.
4. Stare in comunità
I minori e le famiglie devono essere sistemati in contesti comunitari, non detentivi in attesa che il loro status di migranti sia verificato. Quando necessario, gli Stati devono prevedere leggi e politiche che assicurino l’esistenza di appropriati modelli di accoglienza comunitaria.
5. Stare con i loro genitori
Nel rispetto dei principi dell’unità familiare, i genitori o le persone alle cui cure i minori sono stati affidati non devono essere detenuti, ma deve essere concesso loro di vivere in un contesto comunitario nell’interesse dell’unità familiare, in attesa della verifica del loro status.
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La Campagna coordina una serie di eventi che avranno luogo in molte parti del mondo in vista della celebrazione del 25° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo (20 novembre 2014).
In particolare, per quanto riguarda l’Italia, in quel giorno Roma ospiterà un Convegno durante il quale si dibatterà sui temi dei diritti del fanciullo e sulla detenzione amministrativa dei minori migranti.
Tutte le informazioni sulla Campagna sono alla pagina facebook https://www.facebook.com/endimmigrationdetentionofchildrenitaly