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A Gaza si muore anche per mancanza di medicinali

“A Gaza si muore anche per assenza di medicinali”: l’appello di “Associazione Maniverso….Onlus” punta dritto ad un problema serissimo, quello dell’assenza di medicine che rende i medici “disperati perché non riescono a trattare le emergenze che continuano ad arrivare”.

Mentre si muore sotto le bombe, gli ospedali governativi – che accolgono le emergenze – si trovano ad essere prive di scorte.

La sensazione di impotenza per chi assiste al massacro è grande ma ciascuno può dare il proprio contributo al “Progetto Gaza”, che sta portando avanti una raccolta di fondi e coordinando invio di medicine a Gaza con Unrwa, Who, Medicalaid for Palestine ed Interpal.

Intanto il numero delle vittime a Gaza ha raggiunto livelli impressionanti, da crisi umanitaria. Ad oggi sono quasi 1,770 i morti e 9,500 i feriti.

Per capire quali sono le condizioni degli ospedali e dell’assistenza a Gaza basta leggere l’accorato appello inviato qualche giorno fa al mondo intero da Mads Gilbert, un dottore norvegese che continua – nonostante tutto – il suo lavoro in quella terra. Di seguito una parte della lettera.

Signor Obama – ha un cuore?

La invito – passi una sola notte – solo una notte – con noi a Shifa. Travestito come un addetto alle pulizie.

Sono convinto, al 100%, che la storia cambierebbe.

Nessuno con un cuore E con il potere potrebbe mai andare via, passata una notte a Shifa, senza essere deciso a porre fine alla carneficina del popolo palestinese.

I fiumi di sangue continueranno a scorrere la notte prossima. Ho sentito che hanno accordato i loro strumenti di morte.

Per favore. Fate quello che potete. Questo, QUESTO non può continuare.

E questo è l’appello con tutte le informazioni sulla raccolta di medicinali avviata dalla Onlus italiana.

 

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