Affamati nonostante le buone intenzioni

Foto dell'utente Flickr Khalid Albaih, rilasciata con licenza CC-BY

Siamo già oltre 7 miliardi e 191 milioni di persone sulla terra. Ma la disparità tra gli esseri umani è fortissima. Le Nazioni Unite ci stanno provando a ridurla con quei famosi Obiettivi del Millennio che avrebbero dovuto realizzarsi entro il 2015. Ovviamente non sarà possibile e allora già è in programma una “proroga”.

All’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo si legge: Ogni individuo ha diritto alla vita […] e così all’articolo 6 della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: Gli Stati parte riconoscono che il fanciullo ha un diritto inerente alla vita.

Ma nel 2012 6,6 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono morti per malattie dovute alla malnutrizione. Altre cause sono la malaria, la polmonite, il morbillo. Nell’Africa Subsahariana muore 1 bambino su 9, in Asia meridionale 1 su 16 (al di sotto dei 5 anni)

Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’UomoOgni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari.

Eppure, nel mondo 1 miliardo e 200 milioni di persone vivono ancora in situazioni di povertà estrema e 842 milioni di persone (almeno quelle dichiarate dalle organizzazioni internazionali) rischiano di morire ogni giorno per fame. Almeno 100 milioni di bambini sono malnutriti e sottopeso.

La foto di questa settimana è amara e poetica allo stesso tempo. L’abbiamo scelta perché è così essenziale ed espressiva della sofferenza di milioni di esseri umani.

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