Bambine in passerella, l’abuso dell’innocenza

“Sheila, 7 anni. Savannah, Stati Uniti.  Sheila ha un’agenda personale di 233 appuntamenti l’anno. Il suo curriculum vale 10.000 dollari al mese. La mamma e il papà la chiamano Bambola.”

[Illustrazione di Stefania Spanò, testo di Francesca de Lena]

Piccole donne, che passano ore dal parrucchiere, aggiustano le sopracciglia, depilano le gambe, si sfidano per capelli perfetti, trucco pesante e sorriso smagliante. A cui fin dalla più tenera età si insegna ad ammiccare per ottenere un voto in più. Modelle che solcano le scene solo per assecondare desideri e aspirazioni dei genitori.

Ogni anno i “Child beauty pageant” (concorsi di bellezza per bambine) contano migliaia di appuntamenti, generando un giro d’affari di oltre un miliardo di dollari, cui partecipano più di 100 mila bambine. Bambine il cui corpo è abusato dalla più tenera età.

Altro che diritti dell’infanzia e diritto all’infanzia.

 

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