[Nota: Il post integrale di Attilio Folliero è pubblicato sul suo blog. Ripreso dietro autorizzazione.]
La scorsa settimana gli USA, per la prima volta nella loro storia, hanno perso la tripla AAA nel rating che qualifica il debito pubblico. E’ molto probabile che ciò determinerà una ulteriore svalutazione del dollaro nei confronti dell’oro. Per comprare una oncia di oro, alla fine di luglio erano necessari 1.628,5 dollari; è probabile che [arrivi] definitivamente verso i 2.000 dollari.
Ovviamente, rispetto all’oro non si sta svalutando solamente il dollaro, ma tutte le monete, sia pure con percentuali differenti. […]
Di quanto si è svalutato il dollaro? Molto, negli ultimi dieci anni. Alla fine del 2000 per comprare una oncia d’oro erano necessari 274,5 dollari, alla fine di luglio occorrevano – come visto – 1.628,5; ossia, con 100.000 dollari alla fine del 2000 era possibile acquistare 364,36 oncie d’oro; con la stessa quantità di dollari alla fine di luglio del 2011 si acquistavano solamente 61,41 oncie; una svalutazione dell’83,15%.
Nel corso dell’ultimo anno, dalla fine di luglio del 2010 alla fine di luglio del 2011 il dollaro ha perso il 28,2%; infatti un anno fa con 100.000 dollari si acquistavano 85,53 oncie contro le 61,41 di oggi; dall’inizio dell’anno si sta svalutando del 13,69%, dato che alla fine del 2010 con i 100.000 dollari dell’esempio si acquistavano ancora 71,15, circa dieci oncie in più rispetto alla fine di luglio.
Come detto, il dollaro non è l’unica moneta che si sta svalutando; al fine di analizzare la svalutazione del dollaro rispetto alle altre, consideriamo 19 tra le principali monete del mondo, di ogni continente: oltre al dollaro USA, il dollaro canadese per l’America; l’euro, il franco svizzero, la sterlina inglese, la lira turca ed il rublo russo per l’Europa; lo yen giapponese, il renmimbi yuan cinese, il won coreano, la rupia indiana, la rupia indonesiana, il baht tailandese ed il dong vietnamita per l’Asia; il dirham degli Emirati Arabi ed il Riyal dell’Arabia Saudita per il Medio Oriente; il dollaro australiano per l’oceania; la sterlina egiziana ed il rand sudafricano per l’Africa. Qui è possibile consultare i prezzi dell’oro nelle differenti monete, dal 1973 ad oggi.
Considerando quante oncie di oro si potevano acquistare con 100.000 unità di ogni moneta alla fine del 2000, alla fine di luglio 2010, alla fine del 2010 ed alla fine di luglio del 2011 possiamo calcorare per ogni moneta la svalutazione intervenuta negli ultimi dieci anni, nell’ultimo anno e dall’inizio del 2011.
Da questa tabella risulta evidente che tutte le monete hanno subito una forte svalutazione rispetto all’oro, negli ultimi dieci anni e mezzo; il franco svizzero è la moneta che si è svalutata di meno: solamente (si fa per dire) del 65,3%, dato che alla fine del 2000 con 100.000 franchi svizzeri si acquistavano 224,8 oncie d’oro, mentre oggi con la stessa quantità si acquistano 77,9 oncie; il franco svizzero è seguito dal dollaro australiano (-66,6%), dal dollaro canadese (-73,4%), dall’Euro (-74,2%), quindi da tutte le altre. Il dollaro USA – come visto – si è svalutato dell’83,1%; peggio hanno fatto solamente il dong vietnamita (-88,0%), la sterlina egiziana (-89,0%) e la lira turca, svalutatasi del 93,2%.
Negli ultimi dodici mesi (luglio 2010/luglio 2011), il franco svizzero rimane la moneta meno svalutata: solamente 4,7%, seguita dal dollaro australiano (-12,9%); l’euro negli ultimi dodici mesi si è svalutato del 20,8%, il dollaro USA del 28,2%; anche in questo caso solo poche monete si sono svalutate più del dollaro, tra le quali la lira turca svalutatasi del 35,5%.
Nel corso dei primi sette mesi dell’ultimo anno, il franco svizzero si è rivalutato del 2,0% rispetto all’oro; il franco svizzero è l’unica moneta che non solo tiene, ma acquista valore rispetto all’oro; tutte le altre perdono: l’Euro del 7,5%, il dollaro USA del 13,6% e la lira turca del 20,8%, come sempre peggior moneta, tra quelle prese in considerazione.
Questo, dunque il quadro della valutazione delle monete rispetto all’oro, alla vigilia del fantomatico accordo (2 agosto 2011) che ha evitato all’ultimo momento il default degli USA, ma che comunque non ha impedito la riqualificazione del debito del Paese, in ribasso, dalla triple A ad AA+.
La svalutazione del debito USA sicuramente determinerà modifiche nel valore delle monete rispetto all’oro e soprattutto del dollaro rispetto alle altre monete; ossia è prevedibile che il dollaro perda valore sia rispetto all’oro che rispetto alle altre monete. In sostanza continua e si accentua la svalutazione di quella che fu la moneta di riferimento per i commerci mondiali dalla fine della Seconda guerra mondiale.
[L’articolo completo di Attilio Folliero può essere letto sul suo blog Articoli e altri scritti di Attilio Folliero.]