18 Aprile 2024

riconoscimento facciale

Russia, il timore della repressione frena chi si oppone alla guerra

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, in tanti si chiedono il motivo per cui anche gli oppositori russi non scendano in piazza a protestare contro la guerra. Le ragioni sono tante e tra queste troviamo non solo gli arresti ma anche la presenza di sistemi di tracciamento elettronico e il fatto che le proteste in realtà sono controproducenti per l’individuo su vari livelli. Eppure, nonostante la presenza di uno Stato repressivo e totalitario, per le strade delle città continuano a esistere proteste visive, scritte contro la guerra e graffiti che dimostrano come l’animo umano sia irreprimibile.

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Quando la tecnologia diventa sistema di oppressione e controllo

Tra le cause di violazioni di diritti umani e delle libertà basilari dei cittadini nel mondo, spesso c’è l’impiego irresponsabile e senza scrupoli di sistemi e apparecchiature all’avanguardia. L’entusiasmo per la disponibilità di droni, applicazioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento delle persone e sofisticati metodi di sorveglianza si scontra con la pericolosità di questi dispositivi tanto innovativi quanto pericolosi nelle mani di Stati autoritari e anche democratici. Senza regole internazionali e una disciplina chiara, tali sistemi rischiano di fortificare solo sistemi di potere e controllo oppressivi che restano impuniti.

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