19 Aprile 2024

regno unito

Irlanda del Nord, una ferita aperta e una società ancora segregata

Nel Paese la violenza politica è, fortunatamente, rara ma le tensioni tra Lealisti e Repubblicani sono significative. Parlare di politica o religione in pubblico può dare adito a situazioni pericolose considerato che un lungo periodo, tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta, è stato segnato da scontri violenti e bombe tra i Cattolici, favorevoli ad un’Irlanda unita, e i Protestanti che volevano che l’Irlanda del Nord rimanesse nel Regno Unito. La Brexit ha introdotto elementi di instabilità nel quadro complessivo e c’è il timore che i gruppi paramilitari possano tornare ad utilizzare metodi violenti.

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Se le jihadiste “abiurano” e vogliono tornare a casa

Ingenue e vittime di soprusi, o artefici consapevoli di violenza e terrore? Il ruolo delle donne che avevano scelto di lasciare le proprie case per unirsi allo Stato Islamico e che ora vogliono ritornare al proprio Paese di origine crea confusione e timori nell’opinione pubblica e nei Governi. Un noto caso nel Regno Unito è quello di Shamima Begum. Urgono disposizioni che perseguano in modo imparziale i responsabili di crimini e atrocità senza pregiudizi basati sul genere. Allo stesso tempo però, occorre riflettere e contestualizzare le scelte di queste donne e i diversi ruoli che i gruppi estremisti riservano ai due sessi.

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Cambogia, schiavi dello sviluppo urbano e mattoni insanguinati

I cambiamenti climatici e gli interessi occidentali nello sviluppo edilizio cambogiano hanno portato il Paese a una situazione dove la schiavitù è sempre più diffusa. I piccoli proprietari terrieri stanno perdendo tutto e si sono indebitati rendendosi così vulnerabili allo sfruttamento nelle fornaci in cui si cuociono quei mattoni su cui si fonda la crescita del Paese a favore degli investitori per lo più stranieri. Dietro quindi l’apparente indignazione verso abusi e violazioni di diritti umani, è proprio l’Occidente a trarre i principali benefici di queste condizioni terribili.

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Gran Bretagna fuori dall’UE, le conseguenze per l’Africa

Le conseguenze negative scaturite dal referendum del Regno Unito, che si è concluso con la vittoria di coloro che volevano l’uscita del Paese dall’Unione Europea, si stanno ancora ripercuotendo in tutto il mondo. Ma cosa significa questo per l’Africa? La decisione colpirà fondamentalmente il rapporto del continente con la Gran Bretagna attraverso un impatto sul commercio, gli aiuti e la diplomazia. Inoltre, l’influenza moderatrice dell’UE verrà persa. La divisione sarà enormemente dannosa per tutte le parti.

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Libia: la vittoria, la tragedia e il retaggio della guerra

La fine della guerra in Libia è stata annunciata con toni ottimistici e la conduzione del conflitto descritta come un successo dell’Alleanza atlantica. Resta però sconosciuto il numero delle vittime, mentre uno studio di Andrew Feinstein traccia la mappa degli acquisti in armi del regime di Gheddafi prima di questa guerra. Un intreccio di rapporti che vede in prima linea i produttori europei. Nel gioco della distruzione e della ricostruzione scorrono fiumi di denaro.

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