23 Aprile 2024

documentario

Libano in fermento. E un film sul calcio narra storie dei rifugiati

Le proteste, partite il 17 ottobre in Libano, continuano senza l’avvio di consultazioni per la creazione di un nuovo Governo, dopo le dimissioni del primo ministro Saad Hariri il 29 ottobre scorso. A creare malcontento è una situazione economica molto difficile, esacerbata dall’introduzione di una tassa sulle chiamate VoIP, e una rabbia diretta ad una intera classe politica ritenuta responsabile dei dissesti del Paese. Il documentarista Stefano Fogliata è da pochi giorni tornato da Beirut, sua città adottiva, e ci racconta sensazioni e pensieri dalla piazza.

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Cyber-violenza, sotto attacco giornaliste e libertà di espressione

La violenza online minaccia la libertà di espressione assumendo una connotazione sempre più di genere. Bersaglio prediletto dei troll e dell’hate speech sono soprattutto le giornaliste, vittime di attacchi in Rete di stampo misogino a sfondo sessuale e sessista. L’obiettivo è quello di ridurle al silenzio, limitandone la visibilità e la piena partecipazione alla vita pubblica in quanto donne. Le conseguenze per le vittime sono devastanti sia sul piano professionale che personale. L’OSCE, preoccupata per le proporzioni assunte dal fenomeno, ha istituito un progetto al fine di individuare soluzioni atte a garantire più sicurezza.

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Storie, voci e volti per raccontare il Kurdistan che resiste

Alcuni documentari ci consentono di conoscere ciò che è successo in quella vasta regione tra Siria, Turchia, Iraq e Iran dall’inizio della guerra civile siriana a oggi, passando per le discriminazioni e i massacri operati dai miliziani dell’ISIS. Il reportage in video è uno strumento molto efficace per mostrare quanto accade nella regione perché ci consente di confrontarci faccia a faccia con un popolo a cui spesso non viene data voce e che, invece, è in prima linea contro la minaccia jihadista che allunga le sue radici fino in Europa.

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Young Syria Lenses, la tragedia e l’impegno dei civili

Disponibile in visione gratuita per 48 ore il doc che racconta l’assedio di Aleppo, girato dai marchigiani Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti fra il 30 aprile e il 9 maggio 2014. Un racconto per immagini che segue la vita dei media-attivisti che danno notizie dalla città ribelle.

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Capire l’ISIS svelando i meccanismi della propaganda

Dalla ricerca di AGC Communication il documentario “ISIS: morte di uno stato mai nato?”, nuova luce sui video di Daesh. Sono proprio i video a fare la differenza: realizzati con tecniche (e un centinaio di tecnici) hollywoodiane, si diffondono in Rete raggiungendo simpatizzanti e possibili reclute in tutto il mondo. Spesso vengono oscurati in breve tempo, tuttavia è proprio studiando questi video che si può comprendere più a fondo ciò che accade dentro lo Stato Islamico.

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Congo, schiavi dei minerali digitali: la loro storia in un “corto”

La Fondazione Buon Pastore ha recentemente prodotto il documentario “Maisha: A New Life Outside The Mines”, che indaga sugli schiavi dei “minerali digitali” impegnati in condizioni disumane nelle miniere del Katanga, in Congo. I materiali come coltan, rame, cobalto che finiscono nei nostri smartphone e nei nostri computer vengono da queste zone della terra infernali, dove si vive in condizioni di vita iper precarie e estremamente rischiose. Videointervista di Voci Globali al produttore esecutivo Cristina Duranti.

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We Animals, come raccontare la sofferenza animale

Foto, video, documenti. Il grande archivio della fotoreporter canadese Jo-Anne McArthur testimonia lo sfruttamento del mondo animale e la crudeltà umana. La sua opera dal titolo provocatorio “We Animals”, tradotta anche in Italia da Safarà (Pordenone 2015) per la collana “Animalia” parte da un’idea forte: la corrispondenza e il rapporto simbiotico con l’animale. “Il mio compito” – dichiara – “non è solo quello di scattare foto che raccontino una storia e rivelino una verità, ma anche illuminare lo sguardo e innescare l’immaginazione”.

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Il ‘Viaggio di un Tuareg’ visto e raccontato da due bambini, telecamera in mano

Il documentario “Solo andata. Viaggio di un Tuareg” — in programma al Nuovo Cinema Aquila di Roma, giovedì 3 febbraio alle 20.30 — racconta la storia di una famiglia Tuareg del Niger subsahariano immigrata nel ricco nordest produttivo italiano. Costretta ad affrontare le difficoltà di una quotidianità fatta di mille problemi, il padre lotta per riunire l’intero nucleo famigliare e dare loro una vita migliore: proprio qui, in quest’Italia imperfetta che per molti sembra diventata la terra promessa.

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