24 Aprile 2024

diritto allo studio

Pandemia e diritto allo studio, sale la povertà nell’apprendimento

Generazioni di studenti a livello globale rischiano di crescere con lacune nell’istruzione che nessuno colmerà: questo è uno degli aspetti più preoccupanti dello stop alle lezioni scolastiche in presenza durante il lockdown scattato a marzo 2020 un po’ in tutto il mondo. Come fare per riportare la scuola al centro della vita di bambini e ragazzi? Dalle macerie pandemiche emergono speranze e soluzioni alternative: dalla radio, alla tv, fino all’uso intelligente del cellulare, la didattica può cambiare in modo originale, adeguato alle circostanze e arrivare a tutti.

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Brasile, cambio di passo per la tutela dei 10.000 disabili “internati”

Il Paese latinoamericano adotta una risoluzione mirante alla progressiva de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità. L’Extinction Rebellion Scotland (ERS) – movimento ambientalista scozzese –protesta ancora contro l’inquinamento nucleare. Intanto, il Libano nega il diritto allo studio agli studenti rifugiati siriani. Rischiano di non poter sostenere gli esami di licenza elementare e media a causa della burocrazia. Burkina Faso e Costa d’Avorio avviano una collaborazione anti-jihadista. Mentre, partono i colloqui internazionali per un trattato globale contro il “cybercrime”.

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India, nazionalismo e discriminazione di casta nelle Università

Nel 2016 la politica indiana è stata caratterizzata da un aumento delle proteste studentesche e le principali Università del Paese sono diventate terreno di scontro politico. Il partito nazionalista al potere ha permesso agli attivisti indù di acquisire il controllo dei movimenti politici studenteschi. E l’etichetta ‘anti-nazionale’ è stata usata per frenare gli studenti più preparati politicamente che hanno cercato di confrontarsi pubblicamente sulle questioni sensibili per l’attuale governo di Delhi. Intenso il dibattito ma pochi progressi dopo il suicidio di uno studente dalit che svela complicità tra docenti, polizia e governanti.

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Diritto allo studio, le falle di un sistema non adeguato all’Europa

“Gli esami – diceva Edoardo de Filippo – non finiscono mai”. Ma – aggiunge amaro Roberto Gervaso – “non finiscono mai nemmeno le raccomandazioni”. Che, con buona pace del diritto allo studio e della meritocrazia, via via che si cresce, si cominciano a salutare con un’alzata di spalle, considerandole quasi una male endemico e inevitabile della nostra società. Quanto è sentito e difeso oggi il diritto allo studio? In un Paese che si posiziona ormai dopo la Turchia nel numero dei laureati, e dove anche la ricerca è poco valorizzata e sostenuta. Intervista al professor Banfi dell’associazione Roars.

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