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Campo profughi temporaneo vicino ai confini della Libia. Immagine ripresa da Flickr/DFID - UK Department for International Development in licenza CC

Tunisia come alternativa alla Libia, ma il Paese è ostile ai migranti

13 Novembre 2023 Luciana Buttini alloggi temporanei, campi rifugiati, darfur, diritti dei migranti, Espulsioni, ong, richiedenti asilo, rotta del Mediterraneo centrale, tunisia, unhcr, zarzis

Di recente, sono molti i cittadini africani che, pur di sfuggire a situazioni di conflitto e povertà, scelgono di dirigersi verso la Tunisia passando dalla Libia. Sono tante le testimonianze che raccontano una traversata pericolosa, alimentata dal desiderio di trovare sicurezza in terra tunisina ma che poi alla fine viene infranto dai lunghi ritardi di registrazione e dalla mancanza di sostegno nei loro confronti. La Tunisia infatti non dispone di una legge nazionale per i richiedenti asilo né di un sistema di accoglienza ma solo di un documento di registrazione. Naturalmente questo serve a ben poco.

La burocrazia che intrappola gli stranieri in un perenne limbo

6 Aprile 2022 Clara Geraci attualità, cittadinanza, cittadini stranieri, decreto flussi, diritti dei migranti, diritto alla mobilità, diritto dell'immigrazione, discriminazione, documenti di viaggio, InfoImmigrazione, migranti, passaporti, permesso di soggiorno, protezione internazionale

Un gruppo di giovani esperti di immigrazione e diritti umani, e il diritto dell’immigrazione accessibile a chiunque per “fare chiarezza,

Turchia, come trasformare la difesa dei diritti umani in terrorismo

25 Febbraio 2022 Tiziana Carmelitano attivismo in Turchia, attualità, centro di accoglienza di Wędrzyn, crimini in Tigray, diritti dei migranti, EACOP, ecosistemi africani, empowerment dei disabili, inquinamento, Nuova Via della Seta, oleodotto Uganda-Tanzania, poliomielite selvaggia, Republika Srpska, separatismo, smembramento Bosnia Erzegovina, sostanze chimiche eterne, tecnologia green, Turchia e diritti umani

Tra le notizie di questo mese: l’Argentina aderisce alla “Nuova Via della Seta” cinese. La Commissione africana per i diritti umani si pronuncerà sui crimini commessi in Tigray. Svolta ambientalista del colosso sudcoreano Samsung: arrivano sul mercato gli smarthpone ecosostenibili. Sciopero della fame di un gruppo di migranti contro le condizioni di vita nel centro di accoglienza polacco di Wędrzyn. Torna la poliomielite in Malawi cinque anni dopo l’ultimo caso africano. L’UE preoccupata per i venti di separatismo in Bosnia Erzegovina.

Apartheid coloniale, il peggiore alleato del cambiamento climatico

7 Febbraio 2022 Gaia Bugamelli attualità, attualità politica, Australia, crisi ambientale, diritti dei migranti, fortezza europa, Green Deal, lavoratori stagionali, migranti, neoliberalismo, openDemocracy, rifugiati, rifugiati ambientali, riscaldamento globale, sfruttamento coloniale, stati uniti

Surriscaldamento globale, migranti climatici e Paesi ricchi in cerca di manodopera a basso costo. Questi gli elementi di una crisi che riguarda ambiente, economia, politica e diritti umani, in cui le frontiere si aprono per i lavoratori stagionali, ma si chiudono di fronte a milioni di sfollati. Si tratta di persone costrette ad abbandonare la propria casa, vittime di disastri ambientali di cui gli Stati occidentali sono spesso responsabili. La riflessione sulla decolonizzazione conduce a una sola soluzione: de-militarizzare i confini aprendo alla libera circolazione delle persone e non solo delle merci.

Hostage of Europe, la trappola fatale del sistema di asilo europeo

30 Giugno 2021 Camilla Donzelli Anwar Nillufary, attualità, convenzione di dublino, diritti dei migranti, fortezza europa, migranti, regolamento di Dublino, richiedenti asilo, richiedenti asilo in Europa, richiedenti asilo in Grecia, rifugiati, sistema asilo europeo, trattato dublino, unhcr, violazione dei diritti dei migranti

Anwar Nillufary è nato in Iran, Paese da cui è stato costretto a fuggire per ragioni politiche. Con in mente un preciso progetto migratorio, arriva in Grecia nel 2014 e qui si scontra con l’insensatezza di un sistema di asilo che si rivela essere un vero e proprio vicolo cieco. Da sette anni Anwar lotta strenuamente contro istituzioni e organizzazioni internazionali, cercando di ottenere risposte che non arrivano mai. La sua è una storia che porta a galla i meccanismi di un sistema pensato non per tutelare la vita delle persone, bensì gli interessi di Stati ed economie forti.

Stati, frontiere e l’insanabilità del paradosso democratico

11 Gennaio 2021 Camilla Donzelli accoglienza migranti in Eu, attualità, confini, controllo delle frontiere, democrazia, diritti dei migranti, frontiere, libertà di movimento, migranti, migranti ai confini, passaporto, richiedenti asilo, richiedenti asilo in Grecia, rifugiati, stati e diritti, stato-nazione

Nella storia recente i flussi migratori sono sempre stati descritti come un fenomeno il cui controllo si rende necessario per garantire il mantenimento dello status quo. Ma se fosse proprio lo status quo ad essere sbagliato? I presupposti su cui i moderni sistemi statali sono stati costruiti mostrano tutta la loro fallacia quando li si analizza secondo la prospettiva delle identità nazionali e della libertà di movimento. R.G., rifugiato algerino in Grecia da 5 anni, e colpevole solo di portare un cognome arabo, ci racconta come tutto questo impatti con violenza sulla vita delle persone che decidono di emigrare.

Navi quarantena, sistema discriminatorio e contrario alla salute

7 Gennaio 2021 Redazione attualità, Avv. Fulvio Vassallo Paleologo, Covid-19, diritti dei migranti, diritto alla salute, diritto di asilo, Dottoressa Claudia Lodesani, gruppi vulnerabili, Minori non accompagnati, navi quarantena, porto non sicuro, quarantena in mare, tutela della salute pubblica

La decisione del Dipartimento di Protezione Civile, del 12 aprile scorso, di utilizzare navi civili per la quarantena dei migranti, ha da subito suscitato la reazione di una parte della società civile. L’impegno di un gruppo di attivisti palermitani ha portato alla creazione di un’importante rete e alla redazione del documento “Criticità del sistema navi-quarantena per persone migranti: analisi e richieste”, con cui si chiede lo smantellamento di questo sistema discriminatorio. Voci Globali – sottoscrittore del report – ha incontrato due degli aderenti al documento: l’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo, Direttore di A-DiF e la dottoressa Claudia Lodesani, presidente di Medici senza Frontiere Italia.

Abusi della polizia francese ai confini, è questione politica

18 Aprile 2018 Anna Corsanello attualità, Bardonecchia, confini italo-francesi, diritti dei migranti, esplulsione migranti, francia, italia, migranti, openDemocracy, reti di solidarietà, sovranità

Il 30 marzo alcuni doganieri francesi hanno fatto irruzione in una sala della stazione ferroviaria di Bardonecchia, costringendo un cittadino nigeriano in regola con i documenti e con un regolare biglietto a fare un test antidroga e facendo scoppiare una crisi diplomatica. La cooperazione transfrontaliera tra i due Stati ha una lunga storia, ma negli ultimi anni la tensione politica al confine è aumentata. Il resoconto di un testimone oculare mostra come i due Paesi gestiscano in maniera diversa la “questione migranti”, e come stiano invece aumentando le reti di solidarietà dei cittadini che sono disposti a commettere anche il cosiddetto “crimine di solidarietà”.

La nave militare norvegese SIEM PILOT al Porto di Palermo. La foto è stata scattata il 13 aprile al momento dello sbarco di circa 900 migranti precedentemente soccorsi a circa 35 miglia dalla Libia. Secondo Frontex, il numero di sbarchi di migranti nel Sud Italia nel 2016 è raddoppiato rispetto all'anno precedente. Foto di Eileen Quinn

Emmanuel, vittima dello smuggling, in cerca della salvezza

23 Aprile 2016 Eileen Quinn attualità, contrabbando di migranti, diritti dei migranti, Europa, migranti, politiche di immigrazione, smuggling, traffico di migranti

Mentre l’Europa si riunisce per risolvere la crisi migratoria, centinaia di migranti muoiono nel Mediterraneo e nel deserto. “Ci hanno trattenuto per un mese in un’abitazione a Misurata prima di farci imbarcare nel gommone. Non ci facevano quasi mangiare, e due volte al giorno per 30 giorni venivano a picchiarci. 20 ragazzi sono morti lì dentro, ad alcuni di loro hanno sparato, gli altri uccisi da fame e torture“. Così racconta a Voci Globali un giovane nigeriano scampato alla morte, sbarcato a Palermo insieme ad altre 711 persone a bordo della nave militare norvegese SIEM PILOT.

Lampedusa, un anno dopo: cosa è cambiato?

10 Ottobre 2014 Silvia Micali attualità, diritti dei migranti, frontiere, immigrazione, lampedusa, migranti, openDemocracy, unione europea

La stigmatizzazione e la criminalizzazione dei migranti continuano e le politiche sulla sicurezza prevalgono sulla protezione.Da Mare Nostrum a Frontex, le iniziative prese finora non si sono dimostrate iniziative efficaci per la salvaguardia delle vite umane e i controlli ad alcune frontiere continuano ad essere caratterizzati da violenze e abusi. Come quelle – per esempio – a Ceuta e Melilla, per arrivare dal Marocco alla Spagna. E anche le coste italiane rimangono una meta pericolosa per chi cerca l’ingresso in Europa.