19 Aprile 2024

comitato per la protezione dei giornalisti

India e crisi ambientale, informazione soffocata dalla censura

Se è vero che la democrazia si misura anche attraverso la libertà e l’indipendenza dell’informazione, allora lo Stato indiano è in allarme. Troppo spesso, infatti, i giornalisti vengono messi a tacere e le notizie “scomode” per il Governo non vengono diffuse. Dai gravi problemi ambientali del Tamil Nadu alla carenza di acqua nei piccoli villaggi fino ai casi di suicidi in aumento, molti eventi dell’India sono mal documentati. Diminuisce, così, la qualità della democrazia e la possibilità di avere una popolazione davvero consapevole.

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Etiopia, liberi gli attivisti del blog collettivo Zone9

È notizia di pochi giorni fa l’assoluzione di quattro membri del blog collettivo in lingua amarica Zone9, nonché collaboratori del network Global Voices, rimasti in carcere per 18 mesi sotto l’accusa – infondata – di terrorismo. Il blog copre le questioni sociali e politiche in Etiopia e promuove i diritti umani e la responsabilità di governo. Nonostante questa buona notizia, la situazione del Paese in termini di libertà di stampa e di parola, sia online che offline, resta particolarmente critica. È noto, e confermato dalle classifiche di Freedom House 2015, che l’Etiopia è uno dei Paesi meno liberi al mondo in questo senso.

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Diritti digitali, restrizioni e sorveglianza nel mondo

Da Netizen Reporter e Global Voices Advocacy il quadro delle libertà (o meno) online. Si parte dal Vietnam e Cina. E poi Guatemala, Russia, Perù, Brasile. Leggi, disposizioni, programmi governativi che – denunciano Rapporti o semplici cittadini – vogliono controllare tutto quanto accade e viene trasmesso su Internet.

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