23 Aprile 2024

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Riad, manovre commerciali e politiche sul quinto pilastro dell’Islam

Il periodo dedicato al pellegrinaggio alla Mecca si è concluso da poche settimane, ma le critiche continuano a pesare sul Governo saudita. Le nuove normative, imposte ufficialmente per combattere le truffe, hanno tagliato fuori un gran numero di fedeli. Inoltre, la rigidità e la stretta sorveglianza delle autorità saudite hanno sollevato forti sospetti su un possibile uso dei luoghi sacri come strumento di pressione e di politica estera. L’Arabia Saudita negli ultimi anni ha mostrato una spiccata propensione per la realpolitik e sembra essere destinata a influenzare gli scenari futuri nella regione.

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Colombia, “falsi positivi”: ancora accuse per crimini internazionali

Tra le notizie di questo mese: Fawzia Koofi – ex portavoce del Parlamento afghano – chiede immediato intervento della comunità internazionale a tutela della disperata condizione delle donne nel Paese. In Olanda, i gruppi ambientalisti denunciano KLM per “greenwashing”. La CEDU condanna la Grecia per il respingimento mortale dei migranti avvenuto nel 2014. Kenya, la tribù degli Ogiek vince la battaglia per i suoi diritti territoriali. Primo vertice Arabia Saudita-Grecia dall’uccisione del giornalista saudita Jamal Khashoggi nel 2018.

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Libia, corridoi umanitari: come funzionano, chi sono i protagonisti

Il 30 giugno scorso, 95 rifugiati provenienti da Africa sub-sahariana e Siria arrivano in Italia con un (raro) volo da Tripoli. Persone che hanno subito “orrori inimmaginabili” all’interno e all’esterno dei campi di detenzione. Proviamo a capirne di più raccontando anche la storia di due di loro, Hasan e Irene, e del loro atipico salvataggio. Lo facciamo grazie alla collaborazione di Morena La Rosa, attivista per i diritti delle persone migranti presenti nel Paese nordafricano, Edmond Tarek Keirallah, coordinatore del progetto SIV di MSF, ed Ezio Savasta, operatore volontario della Comunità di Sant’Egidio.

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Non chiamiamola diversità, coltiviamo invece le multiformi unicità

Iacopo che lavora per decostruire il modello abilista della società. Lara che rivendica diritti per ogni corpo. Valentina che da donna trans corre “contro ogni critica, contro ogni limite”. Joy che è nata albina in Nigeria e ora non vuol più stare ai limiti che altri hanno deciso per lei. Red che è autistica e ha da smontare i troppi pregiudizi dei neurotipici. Yoshiko che ha sposato Banji e alle sue figlie miste insegna l’interculturalità. Emanuele e Luca, coppia gay, che hanno scelto di essere padri. Abbiamo raccolto le loro storie per scoprire il senso e la bellezza della multidiversità, valore cui non dobbiamo rinunciare.

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Colombia, le mille ferite che il presidente di sinistra dovrà curare

La popolazione colombiana ha voglia di voltare pagina e lasciarsi alle spalle tutto il dolore causato da troppi anni di guerra tra gruppi armati, non ancora del tutto sconfitti, nonostante la pace firmata nel 2016 tra Governo e FARC. A margine del conflitto c’è un’agricoltura da far fiorire, strappandola alle piantagioni di coca, una profonda povertà da sradicare, una disuguaglianza endemica da sconfiggere, un tessuto sociale da emancipare e appacificare. Compiti difficili, in un Paese dove ancora si subiscono violenze. La missione del neoeletto presidente Petro è ricominciare dai diritti calpestati.

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Grecia, l’illogica procedura del diritto d’asilo: parlano i protagonisti

Il 7 giugno 2021 la Grecia ha adottato una decisione ministeriale che ha completamente tramutato la legislazione in materia di diritto d’asilo. I richiedenti asilo provenienti da Siria, Afghanistan, Somalia, Pakistan e Bangladesh sono sottoposti ad una procedura di ammissibilità. Tale procedura presuppone che Ankara esamini le richieste d’asilo e che sia ritenuto un Paese terzo sicuro. Ma le partenze verso la Turchia sono sospese da anni e le violazioni dei diritti umani rappresentano un rischio grave per queste popolazioni. Ce ne parlano alcuni giovani migranti, in questo articolo.

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Mitrovica, l’eredità traumatica del passato vive nel Kosovo di oggi

A più di vent’anni dalla fine della guerra con la Serbia di Slobodan Milošević, l’ex Provincia Autonoma jugoslava affronta una serie di difficoltà legate alla sua condizione particolare. Il Paese non è riconosciuto all’unanimità dalla comunità internazionale e in particolare dalla vicina Serbia che contesta la sua indipendenza. Mitrovica rappresenta il punto nevralgico delle tensioni e delle contraddizioni che affliggono lo Stato balcanico. Tensione intercomunitaria, nazionalismo e militarizzazione gravano ancora sulla città divisa dal fiume Ibar e impediscono il risanamento delle sue ferite.

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I curdi vittime sacrificali dell’allargamento dell’Alleanza Atlantica

Il conflitto tra la Turchia e la regione del Kurdistan si protrae ormai da decenni e, nonostante le diverse condanne al Governo turco, la popolazione curda continua a essere oggetto di persecuzione e abuso di diritti umani, civili e politici. Malgrado ciò, la Turchia gode di una posizione privilegiata all’interno del sistema internazionale; ad aprile 2022 viene riconosciuta mediatrice tra Russia e Ucraina e il suo ruolo all’interno della NATO ha dato la possibilità al Paese di contrattare l’entrata di Svezia e Finlandia nell’organizzazione di difesa militare. Nel mirino ancora una volta il Kurdistan.

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In piedi per la Terra, giovani e società civile in lotta per l’ambiente

Storicamente l’opinione pubblica è scesa in strada per difendere i propri diritti e, rivendicandoli, si è vestita anche di istanze in difesa dell’ambiente e di tutte le questioni ad esso legate. L’evoluzione delle proteste ha seguito il corso degli eventi: partendo dalla conservazione della Natura, passando per la paura per l’impatto della crescita economica incontrollata fino alla crisi climatica di oggi. Alcune voci attuali, che si levano per invertire la rotta del disastro, raccontano a Voci Globali l’urgenza dell’azione, il coraggio della disobbedienza, la forza del cambiamento.

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Bambini e conflitti armati, inaugurata a Sarajevo la mostra “LISTEN”

Tra le notizie di questo mese: Bangladesh, riflettori puntati sulla sicurezza dei luoghi di lavoro dopo l’esplosione nel porto di Chittagon. Il principale gruppo pro-democrazia sudanese incontra per la prima volta i vertici della giunta golpista. Cambio di rotta degli Stati Uniti sull’omicidio Khashoggi per riallacciare i rapporti con Arabia Saudita. Il Sudafrica chiede alla comunità internazionale di porre fine all’apartheid israeliana contro i palestinesi Ritrovati i resti del giornalista inglese Dom Phillips e dell’antropologo Bruno Pereira, impegnati a indagare sullo sfruttamento illegale dell’Amazzonia.

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