16 Aprile 2024

migranti

Libia, trappola per i migranti dell’Africa sub-sahariana

Incarcerati, picchiati, lasciati morire: è la situazione di chi per arrivare in Italia passa dal Paese nord africano. Diritti elementari inesistenti per gli immigrati che tentano il passaggio dalla Libia, un Paese in cui è completamente assente un sistema di asilo a livello nazionale e che, non avendo firmato la Convenzione sui rifugiati del 1951, ha avuto piena libertà di improvvisare e portare avanti politiche che discriminano africani sub-sahariani bisognosi di protezione.

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“Refugee Hotel”, prima notte in America

Sette anni di scatti nel reportage fotografico di Gabriele Stabile sui rifugiati di tutto il mondo al loro ingresso negli USA, sette anni per raccontare il percorso – fisico ed emotivo – di chi ha lasciato le proprie radici per cercarne altre altrove. A Roma dal 18 giugno al 28 settembre 2014 un’importante mostra già presentata a New York.

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Transmigrations, un viaggio infinito dal Sahara al Mediterraneo

“Il deserto s’allarga davanti a noi, il sole è a picco e il calore discendente avvolge tutto come un fluido dalla consistenza indefinita. La canicola asciuga la pelle da qualsiasi traccia di sudore, fino al tramonto, che procurerà un po’ di sollievo, temporaneo, prima del ghiaccio della notte Sahariana.
È in queste condizioni che migliaia di persone stipate sopra carichi merci di vecchi camion Mercedes percorrono per giorni l’ultima tappa di un viaggio epico, d’altri tempi…”. Così racconta il fotogiornalista Alfredo Bini, che ha testimoniato l’odissea dei migranti e rifugiati.

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Fotogiornalismo, l’evoluzione si chiama smartphone

Nonostante perplessità e resistenze, i telefonini sono ormai parte integrante del lavoro fotogiornalistico. E’ stato il cellulare il protagonista dello scatto salito sul podio del prestigioso World Press Photo, targato John Stanmeyer. Se fra i professionisti non mancano i fotoreporter che pubblicano reportage prodotti con l’esclusivo uso di uno smartphone, anche fra gli scatti di vari fotoamatori e i “fotoreporter per passione” si trovano cose piuttosto interessanti.

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La Carta di Lampedusa, per un’accoglienza dignitosa

Un Patto per affermare e difendere principi civili e libertà e diritti dei migranti. “La mia casa è dove sono” – titolo del bel romanzo della scrittrice Igiaba Scego – sembra riassumere bene lo spirito di questo documento (il cui testo è integralmente consultabile on line) impegnato a segnare la direzione di marcia di molte “buone pratiche” per gestire al meglio i flussi migratori, e segnalare gli obiettivi da raggiungere per garantire a tutti il diritto di poter scegliere di partire, come di restare.

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Seconde generazioni, “Italiani per Costituzione”

Venti giovani di seconda generazione a “tu per tu” con la Costituzione italiana. “Italiani per Costituzione”, prodotto da Camera 21, è un cortometraggio di Simona Filippini e Matteo Antonelli, proiettato in anteprima al MACRO di Roma lo scorso dicembre, che speriamo presto di vedere sul piccolo schermo. Il dibattito sul diritto di cittadinanza dei giovani di seconda generazione è ancora molto attuale, ma quanto siamo davvero vicini ad una reale integrazione culturale? Breve intervista ad alcuni protagonisti del film.

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2013, l’anno della disperazione per i migranti

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il 2013 è stato l’anno peggiore di sempre per i migranti, con un record stimato di oltre 7000 persone decedute mentre cercavano di attraversare mari o deserti per migliorare la propria condizione di vita. Secondo il Direttore dell’OIM William Lacy Swing, è il momento di agire e di salvare le vite dei migranti, affinchè non muoiano nel tentativo di attraversare con modalità troppo rischiose confini divenuti sempre più difficili da varcare legalmente.

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La morte di Mandela e gli apartheid del XXI secolo

Ufficialmente l’era dell’apartheid è finita, nelle leggi e nelle politiche del Sudafrica, ma il mondo sta affrontando nuove forme di separatismo che si stanno sempre più consolidando con un impatto fatale – questa volta su scala globale. Dal potere delle corporation transnazionali alla sicurezza ambientale, le iniquità dell’ordine globale contemporaneo richiedono responsabilità e creatività di tutti noi nel prendere decisioni urgenti contro le complicità personali, legali, politiche, economiche con gli apartheid oppressivi del XXI secolo.

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Vite interrotte, “Roma come Lampedusa”

“Roma come Lampedusa. Racconti dalla Città Invisibile”, una serie di incontri-evento in programma da oggi venerdì 29 novembre ore 17.00 a Roma, dedicati alle migliaia di “rifugiati invisibili” che, approdati nello Stivale in condizioni estreme e di forte esclusione sociale, trovano nella Capitale un buco nero di indifferenza. Si intende dunque portare all’attenzione della cittadinanza le voci dei rifugiati, richiedenti asilo, volontari e operatori, insieme a proiezioni di corti e documentari girati da registi migranti prodotti dall’Archivio Memorie Migranti.

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