23 Aprile 2024

Diritti umani

“Garantiti” da Dichiarazioni universali, Costituzioni e Convenzioni internazionali, i diritti umani sono invece spesso ignorati, negati e calpestati in ogni angolo del mondo. Condannati all’estinzione se non facciamo niente per preservarli. Destinati a esistere esclusivamente sulla carta ma non nei fatti. Come giornalisti e cittadini attivi non possiamo far finta che vada tutto bene, vogliamo invece sapere e capire cosa accade, e raccontarlo. Idealisti forse, ma anche concreti, lavoriamo nello stesso tempo offline partecipando a conferenze e incontri pubblici, e organizzando corsi e seminari presso scuole e università – ogni volta che ne abbiamo l’opportunità.

Bambini in guerra, abusi oltre ogni limite su minori usati in conflitti

L’Onu non aveva mai registrato tante gravi violazioni contro i minori nei conflitti armati di tutto il mondo in un solo anno come nel 2022. Sono stati uccisi, mutilati, arruolati, rapiti, stuprati, arrestati. Le loro scuole e gli ospedali in cui cercavano cure sono stati bombardati, gli è stato persino negato l’accesso umanitario. RD Congo, Somalia, Israele e Palestina sono ancora i peggiori inferni per i bambini. Per la prima volta nella “lista della vergogna” del Segretario generale entra la Russia; il grande assente, di nuovo e nonostante le numerose gravi violazioni verificate, è Israele.

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Stupro nei conflitti, le donne come territorio nemico da assediare

La violenza sessuale è ancora usata come arma, strategica e devastante, nelle guerre moderne. Sono milioni le vittime, ignorate dalle comunità, dai media, dalla giustizia. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sessuale nei conflitti, di questo che tra i crimini di guerra e contro l’umanità è il più ignobile e nascosto abbiamo parlato con Desanges Kabuo, che ne è sopravvissuta e oggi coordina la sezione provinciale del Mouvement national des survivantes en RDCongo nel Sud Kivu ed è assistente psicosociale per la Fondazione Panzi a Minova.

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El Salvador, la lotta delle donne arrestate per aborto involontario

Nello Stato dell’America Centrale la legge vieta l’interruzione di gravidanza in tutti i casi, compresi l’incesto e l’aborto spontaneo, con condanne fino a 50 anni per omicidio. L’articolo affronta il tema citando le storie di alcune donne condannate ingiustamente a lunghe pene detentive e raccontando l’impegno di organizzazioni e gruppi di ex detenute – come Mujeres Libres – che offrono formazione e sostegno alle donne che si trovano in carcere, battendosi non solo per farle uscire di prigione ma anche per modificare la legge e favorire un cambiamento nella mentalità della società salvadoregna.

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Sicurezza sociale, aumentano vulnerabilità e divari del benessere

4 miliardi di persone, ovvero circa il 55% della popolazione mondiale, sono fuori da ogni assistenza basilare, riguardante il diritto all’alimentazione, alle cure, all’istruzione, a un lavoro e a una vita dignitosa. Si tratta della drammatica sintesi dell’attuale lacuna in tema di giustizia sociale. Troppe disuguaglianze e sofferenze stanno colpendo milioni di persone a livello globale, chiamando urgentemente i Governi ad agire per una società equa e di pace. Inflazione insostenibile, guerre, crisi climatica e meccanismi di finanza globale stanno distruggendo il futuro di intere generazioni.

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Migrazioni, troppe salme senza nome. Le vittime delle frontiere

Tanti sono gli aspetti del fenomeno migratorio globale, tutti da approfondire per capire e, quindi, per agire in modo consapevole. Ma c’è una questione che, più delle altre, viene trascurata ed è quella che risponde alla domanda: cosa accade quando una persona muore nel tentativo di attraversare il Mediterraneo? Partendo da quello che ha mostrato (tragicamente) la gestione successiva alla strage di Cutro, approfondiamo la prospettiva dell’identificazione delle salme, della sepoltura e dell’eventuale rimpatrio. Ci aiutano a capirne di più l’avvocata Serena Romano e l’antropologa Silvia Di Meo.

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Spose bambine, sono 640 milioni al mondo. Milioni di vite bruciate

Secondo l’ultimo rapporto Unicef questo è il numero di casi totali nel mondo, di cui quasi la metà in Asia Meridionale. In Africa Sub-sahariana preoccupano le prospettive per il prossimo futuro. Il matrimonio infantile è una piaga sociale e di genere che continua a infettarsi. Ed è un affare globale, capace di impattare il benessere di Paesi e popolazioni intere, generazioni a venire comprese. Mentre si avvicina il 2030 che avrebbe dovuto segnarne la fine, conflitti, shock climatici e pandemia rischiano di vanificare i progressi – irregolari, spesso iniqui, ma comunque significativi – degli ultimi 25 anni. Al ritmo attuale, siamo lontani tre secoli dal traguardo zero. Ma dal raggiungimento di questo obiettivo passa la garanzia di ogni diritto femminile in ogni parte del mondo.

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Difensori dei diritti umani, la tenacia che supera il rischio e la paura

Promuovono e proteggono diritti e libertà. E per questo, in ogni angolo del mondo, sono uccisi, aggrediti, minacciati, molestati online. Ma anche – peggio – criminalizzati, sorvegliati, silenziati sempre più spesso dalle istituzioni, comprese quelle democratiche. Nessuno di loro, però, arretra di un passo. La X° edizione della Global Analysis firmata Front Line Defenders è l’istantanea di una caccia all’uomo che nulla può di fronte alla necessaria lotta pacifica per un mondo più giusto. Facciamo il punto con Sarah de Roure, Head of Protection di FLD, e conosciamo i difensori Yirley Velasco per la Colombia e Josuè Aruna per la Repubblica Democratica del Congo.

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Quando la tecnologia diventa sistema di oppressione e controllo

Tra le cause di violazioni di diritti umani e delle libertà basilari dei cittadini nel mondo, spesso c’è l’impiego irresponsabile e senza scrupoli di sistemi e apparecchiature all’avanguardia. L’entusiasmo per la disponibilità di droni, applicazioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento delle persone e sofisticati metodi di sorveglianza si scontra con la pericolosità di questi dispositivi tanto innovativi quanto pericolosi nelle mani di Stati autoritari e anche democratici. Senza regole internazionali e una disciplina chiara, tali sistemi rischiano di fortificare solo sistemi di potere e controllo oppressivi che restano impuniti.

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Schiavitù moderna, il lato oscuro di una globalizzazione disumana

Attraverso una comparazione tra contesto mondiale e nazionale, Voci Globali torna a parlare di emancipazione femminile e diritti umani in occasione dell’8 marzo. Il 2022 si è chiuso con un bilancio disastroso: la pandemia di COVID-19 e il conflitto in Ucraina hanno destabilizzato le condizioni di donne e minori in tutto il mondo. L’INAPP, in una ricerca diretta da Antonello Scialdone, ha analizzato nel dettaglio i dati relativi al matrimonio forzato e alla tratta sessuale. Dal 2016 i numeri sono aumentati, evidenziando un numero crescente di vittime. Per un vero cambiamento, è necessario decostruire la natura violenta della società patriarcale.

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L’accesso alle cure non è per tutti, l’Italia che discrimina sulla salute

Assenza di ambulatori e di servizi medici di base nei territori periferici, inefficienza amministrativa, ostacoli burocratici: questi alcuni motivi alla base di inaccettabili disuguaglianze nell’ambito sanitario in Italia. Curarsi è un sacrosanto diritto di ogni individuo e se lo Stato ne impedisce il pieno godimento sta tradendo lo spirito democratico. Nel nostro Paese questi disagi esistono, eppure basterebbe poco per evitare storture e sprechi di risorse. Ne parla Andrea Belardinelli, che con Emergency cerca di rispondere a bisogni gravemente trascurati, dai quali scaturiscono solo disagi e danni a tutta la collettività.

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