19 Aprile 2024

Autore: Benedetta Monti

Dio non ama l’Africa e gli africani intossicati dalla religione

Riflessioni di un intellettuale africano che critica l’approccio alle religioni cristiana e musulmana e considera la religione nel continente alla stregua di un'”intossicazione”. La fede, legata a sedicenti profeti e pastori autoproclamatisi, viene utilizzata da politici e anche uomini di cultura per tenere la massa in uno stato di soggezione e ignoranza.

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Quando la giustizia sociale passa dai racconti personali

Quando le persone guardano ai problemi politici attraverso le proprie esperienze personali, le vedono in modo diverso: la democrazia non è più una cosa astratta, ma è “la mia democrazia”. Il potenziale trasformativo del raccontare è tessuto nella trama delle nostre vite. Lo storytelling, anche fatto di immagini, può dunque aiutare processi democratici e relazioni sociali. Esperienze e testimonianza dalla Bosnia-Erzegovina.

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Leggi anti-gay, bisogna fermare la caccia alle streghe

Il presidente Yoweri Museveni ce l’ha fatta. Contro tutte le aspettative sollevate dalla sua precedente promessa, il leader ugandese ha fatto dietrofront e ha firmato la legge Anti-Omosessualità che lo scorso dicembre è stata approvata in Parlamento dal suo partito. Quali problemi dovrebbe risolvere una legge anti-gay? Quali benefici porta ad una nazione il carcere o l’esecuzione degli omosessuali? Le leggi punitive rivolte all’orientamento sessuale delle persone sono leggi ingiuste e devono essere contrastate.

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Ruanda, aperto a Parigi primo processo per genocidio

“Un processo storico”, così fonti di stampa africane definiscono la vicenda giudiziaria che vede, a vent’anni dal conflitto tra hutu e tutsi, un ex ufficiale dei servizi segreti del Ruanda rispondere di fronte a un tribunale francese dell’accusa di aver istigato e contribuito al genocidio, la cui commemorazione avverrà il 7 aprile prossimo. Sullo sfondo, la complessa relazione tra la Francia e il Ruanda, contrassegnata da ambiguità e malcelata diffidenza reciproca.

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Guantanamo è ancora lì e si moltiplica… in Europa

Uno dei motivi per cui il mandato del Presidente Obama non ha raggiunto le aspettative internazionali è stata la mancata chiusura della base americana nella Baia di Guantanamo. Anche in Europa, la persistente presenza di ben 400 centri di detenzione di immigrati, nel mancato rispetto di diritti umani e leggi internazionali, rendono la situazione di casa nostra non troppo distante da quella statunitense.

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Kenya, ancora troppe morti per aborti non sicuri

La Costituzione del Kenya permette alle donne di avere accesso alla salute riproduttiva; purtroppo, però, per terminare la gravidanza sono ancora utilizzati metodi non sicuri che causano molti decessi. Saoyo Tabitha Griffith analizza in questo articolo ciò che il governo del Kenya dovrebbe fare per tradurre in pratica il diritto delle donne alla vita e alla salute sancito dalla recente revisione legislativa, così spesso ostacolato da freni culturali o religiosi.

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“No”, la campagna gioiosa che scatenò una rivoluzione

La campagna elettorale brillante e ottimistica grazie a cui fu deposto il leader cileno Pinochet nel 1988 dovrebbe essere di esempio per gli attivisti: può essere cruciale trovare nuovi modi per trasmettere la spinta nella direzione della pace e della libertà, associando il sorriso e la speranza alle proposte di cambiamento di cui il nostro pianeta ha bisogno. Sono in realtà diversi gli esempi di piattaforme online con questo approccio, come “Woman2Drive” o “Syria Untold”.

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“L’odio è nel cuore”: l’Europa e i pregiudizi anti-rom

Le forme di estremismo anti-rom contaminano tutte le aree della vita pubblica in molti Stati membri dell’Unione Europea, e dovrebbero essere riconosciute come una forma specifica di razzismo. E’ giunto il tempo che la UE riconosca ufficialmente il pregiudizio contro gli zingari come forma antica e profondamente radicata. Tale riconoscimento formale è il primo passo necessario, all’interno di culture politiche in cui “incolpare la vittima” si radica profondamente in ciò che viene definito buonsenso.

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Chi era Edward Snowden? Benvenuti nel buco della memoria

E se Edward Snowden sparisse? Non nelle tradizionali modalità del Novecento: nell’America del XXI secolo, la possibilità di far sparire persone in modalità nuove sta trovando nuovi spazi online. Un’analisi sul controllo esercitato in Rete dai governi, una minaccia al capitale della memoria: non un esercizio di futurologia, ma la dettagliata descrizione di dinamiche che stanno diventando realtà.

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La morte di Mandela e gli apartheid del XXI secolo

Ufficialmente l’era dell’apartheid è finita, nelle leggi e nelle politiche del Sudafrica, ma il mondo sta affrontando nuove forme di separatismo che si stanno sempre più consolidando con un impatto fatale – questa volta su scala globale. Dal potere delle corporation transnazionali alla sicurezza ambientale, le iniquità dell’ordine globale contemporaneo richiedono responsabilità e creatività di tutti noi nel prendere decisioni urgenti contro le complicità personali, legali, politiche, economiche con gli apartheid oppressivi del XXI secolo.

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